“FUORI LA GUERRA DALLA STORIA”
Monica Lanfranco sabato 22 marzo 2025 presso Sala Berlino a Milano alle 15:30 in occasione del BookPrime, dove racconterà le parole, le visioni e il lascito palpitante e attualissimo di Lidia Menapace.
PRESENTERA’ IL SUO LIBRO” Lidia Menapace-Fuori la guerra dalla storia. Scritti necessari di politica e femminismo”
“La raccolta di articoli e riflessioni di Lidia Menapace tra il finire degli anni ’90 sino al 2016 offre a chi legge la possibilità di incontrare il pensiero di una delle più acute intellettuali del ‘900. Oggi si direbbe di lei che è stata una icona pop, per il suo modo di porsi ‘familiare’, sempre, sia in occasioni istituzionali che in quelle informali e di movimento: l’essere femminista, partigiana e di sinistra nel concreto ha significato per lei condividere lo spazio fisico.Cum panis: dirsi compagna nella concretezza della messa in pratica era per Lidia Menapace la norma, non l’eccezione.
Per questo modo di essere e di stare al mondo la sua morte ha suscitato un’onda di commozione fortissima, quando il 7 dicembre 2020 il covid l’ha portata via, quasi a 98 anni. Tra le decine di messaggi che per giorni hanno popolato la rete ha spiccato quello di Sergio Mattarella, inviato al presidente dell’Anpi, dove Menapace è stata nel Comitato Nazionale dal 2011, contribuendo a svecchiare l’associazione che conta un terzo di iscrizioni di persone molto giovani grazie proprio al suo apporto innovativo: “Lidia Menapace, ha scritto il capo dello stato, è stata fortemente impegnata sui temi della pace con la Convenzione permanente di donne contro tutte le guerre. I valori che ha coltivato e ricercato nella sua vita, antifascismo, libertà, democrazia, pace, uguaglianza, sono quelli fatti propri dalla Costituzione italiana e costituiscono un insegnamento per le giovani generazioni”.
Arricchito con due conversazioni con la storica e studiosa femminista Giancarla Codrignani, il giovane attivista Peter Nicolosi e un ricordo di Giuliana Sgrena il testo, curato da Monica Lanfranco, è un viaggio nelle parole chiave del pensiero che Lidia Menapace ha lasciato in eredità. Lidia Menapacè ha incarnato il contrario dell’accademia, della politica paludata e ufficiale, un prototipo raro di pensiero libero e critico, postura che non l’ha resa popolare ai vertici ma l’ha consegnata alla storia contemporanea come una figura indimenticabile per i milioni di persone di ogni età che ha avvicinato nel suo peregrinare instancabile. Maestra, maieuta, levatrice, non materna ma affiancante, Lidia Menapace ha incarnato, nel suo piccolo corpo-mente curioso e gentile l’esempio vivente di femminismo felice, irridente del virilismo di destra e di sinistra, testimone di laicità che si fonda sulla libertà dei corpi di gioire del piacere della condivisione.
BIO MONICA
Monica Lanfranco, giornalista, formatrice, attivista femminista, conduce corsi nelle scuole, con gruppi, associazioni, aziende sulla risoluzione nonviolenta dei conflitti, sulla violenza maschile e sulla differenza sessuale nel mondo del lavoro e nelle dinamiche collettive. Dal suo libro Uomini che odiano amano le
donne. Virilità, sesso, violenza: la parola ai maschi (2013) è nato il primo laboratorio di teatro sociale
italiano per uomini, Manutenzioni-Uomini a nudo. Dal 1994 dirige il trimestrale femminista Marea. Nel 2009 ha creato Altradimora, un luogo di formazione in Piemonte dove si tengono seminari, progetti di formazione nazionali ed europei e incontri residenziali. Gli ultimi suoi libri sono: Voi siete in gabbia, noi
siamo il mondo (2021), Mio figlio è femminista (2023) e Donne che disarmano. Come e perché la nonviolenza riguarda il femminismo (2024), tutti per Vanda Edizioni. Ha un blog su Il Fatto Quotidiano e Micromega.
La foto di copertina è di Nanda Lanfranco
https://www.enciclopediadelledonne.it/edd.nsf/libri/fuori-la-guerra-dalla-storia “
Informazioni tratte da https://www.monicalanfranco.it/2025/03/03/lidia-menapace-fuori-la-guerra-dalla-storia-scritti-necessari-di-politica-e-femminismo/
Luca Faccio
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