DISOCCUPAZIONE, COSTRETTI A RUBARE PER MANGIARE?
Carissimi lettori,
Rimango ogni giorno senza fiato nel vedere che la maggior parte dei cittadini non riesce ad arrivare a fine mese, e se anche i governi da molti anni tentano di illuderci che si intravede la luce infondo al tunnel, osservando la realtà non pare sia come ci vogliono far crede. Personalmente credo che non bisogna mai perdere la speranza ma sempre cercare di reagire e restare uniti per poter superare le difficoltà, ma credo che per risollevare l’economia reale di un Paese non bastino solo né grandi annunci né slide, ma provvedimenti reali immediati come per esempio creare un fondo economico dove le famiglie in difficoltà possono attingere, visto che non credo sia corretto affidare l’emergenza solo al volontariato, tra l’altro attualmente anche il volontariato è in grosse difficoltà.
Il Nord Italia è sempre stato considerato il motore trainante del Paese ma non è più così purtroppo, nei giorni scorsi delle persone per poter mangiare sono state costrette a rubare e sempre più spesso durante i giorni di mercato c’è chiede sia del cibo che aiuto economico.
30/03/2015 – LADRI PER FAME, GLI AMBULANTI: «RICHIESTE OGNI GIORNO» RETE VENETA
Molte volte se anche le famiglie ci mettono tutta la volontà nel superare le difficoltà, mantenendo magari il figlio disoccupato anche se pensionati, la situazione diventa difficile se non addirittura insostenibile.
31/03/2015 – TAGLI AL SOCIALE, SEMPRE PIU’ GENTE ALLA FAME- RETE VENETA
Ritengo che il problema di questa condizione non sia da imputare in nessun modo alle persone che appartengono ad una cultura o ad un Paese differente dal nostro, ma proprio per una politica economica e dell’accoglienza totalmente sbagliata.
L’Istat proprio ieri evidenziava che nonostante l’entrata in vigore di alcuni provvedimenti fiscali è aumentata la disoccupazione giovanile e anche gli inattivi , per tanto se ci sarà una rapida svolta l’Italia non vedrà la luce infondo al tunnel ma resterà nel buio sempre più profondo.
Per segnalare la vostra storia scrivete a: raccontalatuastoria@lucafaccio.it
Articolo tratto da http://www.ilfattoquotidiano.it/blog/lfaccio/
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