IN UN PAESE CIVILE!
In un Paese Civile chi governa dovrebbe supportare i propri cittadini e non far parte di un sistema che guarda solo al Potere e ai propri interessi.
Nei momenti difficili come quelli in cui si trova attualmente l’Italia si devono attivare delle misure strutturali per aiutare chi ha bisogno, in modo da garantire a ogni cittadino la possibilità di vivere e di partecipare in modo concreto secondo le proprie possibilità alla vita e ai bisogni del Paese reale.
Non si può scegliere di portare l’iva dal 5 al 10% sui beni di prima necessità come pannolini, assorbenti e sui prodotti per l’infanzia e poi chiedersi perché in Italia non si fanno figli, chi li mantiene?
In Italia secondo gli ultimi dati Istat ci sono 357mila persone nella povertà assoluta, tale cifra mi porta a fare una riflessione e a pormi una domanda, come si può pretendere che un paese cresca quando c’è un numero così elevato di persone in povertà assoluta?
Un altro tema che bisogna prendere in considerazione che mi sta molto a cuore è la violenza psicologica e fisica verso le donne e i bambini/e.
Quotidianamente si sente parlare di casi violenza e di femminicidio, questo tema mi fa partire l’embolo e imbestialire perché non capisco come certi esseri immondi possano esercitare certi atteggiamenti orribili schifosi nei confronti di donne e bambini, vero tutto ciò dipende da una problematica interiore, bisogna che questi soggetti vengano allontanati immediatamente e che la donna possa rimanere nella casa coniugale con i propri figli e non abbia anche l’ansia di non saper dove andare se decide di intraprendere il difficile e tortuoso cammino della separazione/divorzio.
Il percorso della burocrazia e delle denunce presentate dai cittadini deve essere più snello in modo che tutto funzioni meglio e così anche chi subisce violenza si senta più tutelato/a, e avere speriamo maggiormente la forza di denunciare auspicandoci di ridurre i femminicidi e le violenze nel nostro paese.
Spero che in ogni comune d’Italia venga istituita una o più “Case Rifugio”, luoghi protetti dove le donne che subiscono violenza in collaborazione con i Centri Antiviolenza vengono supportate, tutelate e protette e mi auguro che ci sia sempre più maggior attenzione anche per le donne con disabilità che subiscono violenza altrimenti subirebbero un ulteriore discriminazione.
Ritengo che per superare tutti questi problemi, si debba considerare il cittadino come un Soggetto – Risorsa e non come un numero che non produce e di conseguenza si può e si deve eliminare.
È fondamentale creare una rete fra le strutture educative, famiglia, territorio e strutture Socio -Sanitarie.
Serve un ottimo piano Psico – Pedagogico che valorizzi a pieno le potenzialità di ogni singolo individuo e non racchiudere la persona in categorie predefinite che svalorizzano le persone, questo tipo di considerazione dell’individuo prevede un enorme investimento Economico – Sociale e nessuno può e deve esercitare nessun taglio su questi problemi.
Ovviamente cercherò di essere sempre vigile e cercherò di dare voce a tutti.
Vi invito sempre a esprimere i vostri disagi e a chiedere aiuto.
Un abbraccio sincero a tutti!
Luca Faccio
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