INSEGNANTI: ‘CARO RENZI, SONO PRECARIA E DISABILE. COME VADO A LAVORARE?’

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INSEGNANTI: ‘CARO RENZI, SONO PRECARIA E DISABILE. COME VADO A LAVORARE?’

Caro Presidente del Consiglio Matteo Renzi,

invece di far politica solo attraverso i social network e di lanciare riforme-proclami inutili e prive di senso come per esempio #labuonascuola, per una volta cerchi di risolvere un problema concreto. Chiedo a lei e alla ministra della Pubblica Istruzione, Stefania Giannini, di intervenire.

Non dimentico ovviamente tutti i disagi che i genitori stanno vivendo a causa della mancanza degli insegnanti di sostegno. Ma voglio sottoporle la lettera che Mariaclaudia, insegnante con disabilità, mi ha scritto.

Ciao Luca, sono Mariaclaudia Cantoro.

Sono insegnante di Diritto ed Economia da 6 anni, precaria. Sono inserita nelle graduatorie ad esaurimento della provincia di Pesaro Urbino. Il lavoro che svolgo mi piace e per me è molto importante, mi da molte soddisfazioni. Il fatto che io sia disabile mi crea non pochi problemi. Ma andiamo per gradi. Io abito a Morro D’Oro prov. Teramo. Vivo con mia madre 72enne, mia sorella Paola, mio fratello Massimiliano disabile gravissimo con tracheotomia e Peg. Questo mio fratello necessita di molte cure e mia madre e mia sorella lo assistono.

Il mio problema è questo: sono stata destinata in una scuola della Provincia di Pesaro che si trova in montagna (Cagli). In questo paesino arrivano pochi mezzi pubblici precisamente un pulman sale la mattina e un altro pullman la sera scende. Io posso arrivare sul posto di lavoro solo con un’automobile. Ma io non posso guidare a causa della mia disabilità. In questi giorni mi sta accompagnando mia sorella a Cagli a lavorare. Vado a Cagli 3 volte a settimana. Essendo precaria non sono beneficiaria della legge n. 104/92, per quel che riguarda il riavvicinamento nel luogo dove risiedo. Per diversi anni sono riuscita a lavorare a Pesaro e andavo in treno, era faticoso ma possibile. A Cagli è troppo impegnativo per me e la mia famiglia.

Ti segnalo che per un anno scolastico intero, quello appena trascorso, mia sorella mi ha accompagnato in macchina a lavorare a Fossombrone (Pu). Abbiamo fatto una fatica immane per conciliare tutto. All’ufficio scolastico provinciale mi hanno risposto che non hanno la possibilità di spostarmi sia l’anno scorso che quest’anno.

Come spesso accade in situazioni come la mia si rimane “soli” e anche disperati. Io nella mia vita ho sempre cercato di non lamentarmi troppo dei miei problemi e mi sono impegnata nello studio, nel lavoro e anche nel sociale. Ma adesso sono con le spalle al muro, non riuscirò a superare questo ostacolo se qualcuno non interviene.

Perciò spero tu possa scrivere la mia storia per portare alla luce questi problemi!

Ti ringrazio anticipatamente per quello che farai.

Mariaclaudia Cantoro (Pagina facebook)

In attesa di una sua risposta e di quella della ministro Giannini, che saranno pubblicate su questo blog, la ringrazio anticipatamente.

Dott. Luca Faccio

Aggiornamento del 30 settembre 2015

Articolo tratto da http://www.ilfattoquotidiano.it/blog/lfaccio/

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